sabato 30 dicembre 2017

(Y) i MODELLI della mano artificiale

La scienza e le innovazioni tecnologiche introdotte dall'uomo hanno sempre creato e portato con sé dei modelli di protesi che potessero essere efficienti e nello specifico realizzabili.
L'obiettivo dunque è stato da sempre questo proprio perché spesso le difficoltà erano dovute al fatto che dopo l'impianto, una protesi supposta di essere stata progettata in maniera idonea portasse a delle complicanze o a un rigetto da parte dell'organismo dovuto a molteplici vicissitudini legate ai materiali o alla progettazione meccanica di per sé.

Guardando al presente, tra gli ultimi modelli reali realizzati e testati per soddisfare i bisogni di bambini e giovani amputati, vi sono quelli realizzati con stampanti 3D. Queste speciali stampanti permettono di realizzare degli arti "personalizzati" del tutto funzionanti seppur spesso non impiantati chirurgicamente.
Sono pertanto protesi meccaniche e non mediche ma ad esempio la loro estetica personalizzata come un giocattolo aiuta i bambini amputati a sentirsi diversi nella maniera "giusta".

Le protesi realizzate in 3D hanno toccato anche l'ambito di modelli riguardanti il mondo della fantasia e dei supereroi pronte ad imitare ad esempio il famoso guanto di Iron Man. Tuttavia nella realizzazione di modelli aventi a che fare con supereroi vi è dietro l'obiettivo di curare sempre più l'impatto psicologico che una protesi ha sulle persone, specialmente se questa riguarda un bambino. Così che da una protesi nasce un modello psicologico e sociale volto a far sentire i bambini che la indossano dei veri supereroi non lontani da quel mondo che vivono e sognano insieme a tutti gli altri bambini.

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