domenica 14 gennaio 2018

SINTESI FINALE

Si è giunti al termine di questo interessante e piacevole percorso all'insegna dell'artificiale, ovvero, quel prodotto della tecnologia che ha caratteristiche di imitazione della natura, analizzato nell'ambito del corso di Storia della Cose che si è svolto nell'anno accademico 2017/2018 presso il Politecnico di Torino a cura del prof. V. Marchis. E' arrivato così il momento di racchiudere insieme quelli che sono i concetti sulla Mano Artificiale che hanno arricchito e concretizzato la ricerca condotta in questo blog.
E' gratificante pensare come dietro tutte le più semplici e disparate "cose" che circondano l'uomo e il mondo, siano nascoste tante sfaccettature che danno la possibilità di ampliare in questo modo il proprio bagaglio culturale e ancor di più, rendersi conto di come ogni campo di ricerca possa essere davvero intrecciato con altri, tramite tanti fili diversi di interconnessione che sono diventati poi l'oggetto dei post di cui il blog si compone.

Per cominciare, è stata realizzata una word cloud che traducesse l'artificiale in esame ed altre parole ad essa connesse nelle lingue più disparate al fine di creare un intreccio linguistico, dandone inoltre una prima definizione. E' stato poi fondamentale mettere su una mappa concettuale per capire, partendo dalla mano artificiale, quelli che sono i concetti principali dietro lo studio di essa, che la tecnologia e la ricerca avanzano nel mondo della robotica. Su alcuni di questi si cerca quotidianamente di far chiarezza, ma sono concetti, o meglio, a volte problemi che mettono in discussione i vari modi dell'uomo di concepire le cose, come ad esempio i problemi legati all'etica delle protesi o a quelli che sono stati, e potrebbero continuare ad essere, i rischi.
Tuttavia sono moltissimi, in generale, i passi avanti fatti dalla medicina e dalla scienza, infatti analizzando diversi articoli di giornale presenti in rete, è stato interessante leggere l'articolo pubblicato da "Le Scienze" che evidenzia i progressi attuati nel campo della sensibilità per alcune mani artificiali.

Si è poi passati a considerare quelli che sono i possibili elementi che compongono una mano artificiale guardando alle ultimissime protesi della mano che le principali aziende protesiche stanno realizzando; da qui, bisognava guardare anche i  materiali essenziali che sono necessari nella realizzazione di una mano artificiale in modo che essa sia in grado di sostituire nella totalità una mano umana. Inoltre, si è potuto riflettere sulle forme sostitutive e cioè su come una mano artificiale si può porre vicino a quella naturale grazie alla sua struttura e come, proprio grazie a questa e a tutti i suoi organi essenziali, essa riesca a svolgere quasi tutte le funzioni che una mano dovrebbe avere.

Allargando sempre più l'orizzonte della ricerca, si è passati ad esplorare come mediante alcune narrazioni sviluppate in saggi e articoli raccolti in alcuni libri, è possibile parlare al mondo di quanto e come la robotica possa portare beneficio al mondo progredendo verso la migliore efficienza.
Lanciandosi invece nel mondo dell'arte, si è passati prima dalla letteratura, in cui la mano artificiale ha preso spazio nell'ambito umoristico, per poi procedere nell'ambito della musica, lasciandosi colpire da come l'artificiale possa portare felicità, permettendo all'uomo di continuare a sognare nelle proprie passioni; arrivati qui, si è fatto un salto nel cinema, e, guardando al film degli anni '90 diretto da James Cameron, è stato interessante vedere come una mano artificiale capace di muoversi, abbia inizialmente preso piede nell'ambito della fantascienza per poi oggi diventare realtà.
In aggiunta, completando la ricerca nel campo dell'arte, non restava che rivolgere uno sguardo al mondo dei fumetti, dove questa volta protagonista diventa il personaggio Iron Man insieme all'artificio della sua mano, in grado di conferirgli i super poteri.

Tornando a toccare con mano il mondo reale, la ricerca si è fatta strada in aspetti più concreti, pertanto è stato possibile avvicinarsi prima ai numeri, in cui sono state analizzate le caratteristiche principali dal punto di vista fisico e tecnico delle 3 mani "poli-articolate" riportate nel post, per poi passare alle statistiche e ai grafici che hanno permesso di risalire in termini numerici alle principali cause che determinano amputazione con conseguente necessità di impianto e a quali sono le zone della mano più colpite.
Trattandosi di artificiale, è stato rilevante soffermarsi su quelle che dovrebbero essere le specifiche tipo che la mano dovrebbe seguire, cercando di conoscere anche alcune delle industrie: essendo queste produttrici, sono tenute ad attenersi ad esse. Sono ormai tante le caratteristiche che mirano al perfezionamento delle protesi e le tecnologie ci mostrano come, nonostante tutto, il progresso sia a portata di mano: a proposito di questo attrae l'intervista della giovane Beatrice Vio.
E' una sfida internazionale quella che si è aperta da anni, infatti, facendo un ulteriore zoom nella ricerca condotta, è stato possibile notare che sono diversi i luoghi coinvolti e sempre più curato è lo sguardo agli utilizzatori cercando di portare beneficio servendosi di particolari modelli.
Senza dubbio, resta fondamentale nell'ambito di tutto questo, capire anche da dove si è cominciato, perché è proprio grazie alla storia e ai suoi protagonisti se si è potuti arrivare fin qui. Tale campo è stato visualizzato meglio, fornendo un ulteriore sguardo al passato, il quale ha permesso di andare a ritrovare anche alcuni dei brevetti che si sono succeduti e che hanno migliorato nel tempo le invenzioni nel campo artificiale.

Nel lungo ed articolato percorso, è stato altrettanto importante dare peso sia ai simboli, volti a sottolineare quello che potrebbe essere l'incontro di natura e artificio, che alle metafore, in cui è stato possibile accostare all'artificiale quelle che sono state importanti vicende storiche.

Per concludere, ci si è continuati ad avventurare nel mondo delle "parole", da cui tutto è cominciato: è stato infatti realizzato dapprima un glossario ed infine stilato e rappresentato un abbecedario che stima i punti salienti e caratterizzanti della ricerca effettuata.

In definitiva, si è potuto comprendere come all'interno della realtà artificiale analizzata che potrebbe essere non troppo lontana da ognuno, vi siano un insieme di scienza, fantasia, storia e tecnologia che solo con lo sguardo attento della curiosità, quale quello che ha mosso la realizzazione di questo blog, è possibile vedere e scoprire.

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